L'atmosfera tranquilla del romantico cimitero di Stoke Poges, nella campagna inglese, s'infrange bruscamente in un freddo pomeriggio di marzo, quando ai piedi di un albero Deborah St. James trova il corpo di un ragazzo senza vita.
Matthew Whateley, tredici anni, frequentava l'esclusivo collegio di Bredgar Chambers - ben lontano dal cimitero - dove per due giorni nessuno pare essersi accorto della sua scomparsa. E quando il personale e i compagni se ne rendono conto pensano a un'innocua fuga, in base a una falsa giustificazione che ha esonerato Matthew dalle ultime lezioni. Mentre da un lato la polizia di Stoke Poges indaga sul macabro ritrovamento, l'ispettore Thomas Lynley arriva a Bredgar chiamato da un insegnante, un suo ex compagno di scuola che si rivolge a lui per evitare uno scandalo sulla scomparsa del ragazzo: è in gioco il buon nome dell'istituto. Forse per questo le indagini dell'ispettore e del sergente Barbara Havers si scontrano con un ostinato silenzio, che però lascia intravedere le leggi non scritte della scuola e la tensione che vi regna. Quando il corpo viene identificato e risulta chiaro che Matthew è stato torturato e ucciso, la tensione cresce e si esaspera: nel tentativo di trovare una risposta a scomode domande - chi poteva avere interesse a uccidere Matthew? Perché il ragazzo, di origini proletarie, aveva una borsa di studio per Bredgar Chambers? - l'ispettore s'imbatte nei segreti più inconfessabili di studenti e insegnanti, e si convince che la soluzione dell'enigma vada cercata non nel rassicurante anonimato di un "maniaco", ma all'interno dei chiostri quattrocenteschi della scuola.Sicuramente è un romanzo piacevole, scorrevole e mai noioso; però secondo me non è all'altezza di altri libri di Elizabeth George. Le motivazioni che hanno portato all'omicidio mi sembrano un pò forzate e poco credibili.
Cifra
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