mercoledì 29 giugno 2011

Sonisphere Festival - 25.06.2011, Imola


Eccomi finalmente a raccontare la mia giornata al Sonisphere di Imola, per la giornata del 25 giugno, chiusa trionfalmente dagli Iron Maiden con l'ennesimo gran concerto.
Ma andiamo per gradi. 
Con tre compagni d'avventura si parte sabato mattina dalla stazione centrale di Milano con destinazione Imola appunto, che raggiungeremo verso la una. Il viaggio in intercity scorre senza particolari intoppi, il morale è alto e giunti a destinazione ci incamminiamo subito verso l'autodromo, che dista circa 2 km dalla stazione.


Arrivati all'ingresso mentre gli Apocalyptica stanno terminando il loro show, affrontiamo la breve fila per entrare dovuta ai controlli (peraltro non molto approfonditi) da parte della security e delle forze dell'ordine. Una volta entrati però, ecco la prima e forse unica vera delusione della giornata: l'area adibita al concerto non è l'ampissimo spazio usato in passato per gli Heineken Jammin Festival, bensì lo spiazzo dietro i box del circuito, stretto, lungo e soprattutto completamente in asfalto, senza un centimetro di prato e tanto meno una  pianta! La cosa ci lascia con non poco amaro in bocca: vista la caratura del festival, l'afflusso di pubblico e sopratutto i NOVANTACINQUE EURO spesi per il biglietti, si poteva e DOVEVA fare di meglio. 
A questo punto, passando tra la folla già discretamente nutrita ci dirigiamo verso i box (sì, proprio quelli usati per le gare motoristiche), alcuni sono aperti e rappresentano le uniche zone d'ombra di tutta l'area, ovviamente già gremite di gente. 
Trovato un angolo tranquillo (ovviamente al sole) dove lasciare gli zaini, mettiamo al volo qualcosa sotto ai denti, e ci prepariamo all'imminente show dei Mastodon. Ci resta giusto il tempo per un salto al bagn...BAGNO?!?!? Ecco un'altra bella sorpresa, i bagni chimici allestiti per servire 20000 persone sono circa 20! Allucinante!
Ma passiamo alla musica. I primi a salire sul palco dopo il nostro arrivo sono i Mastodon, già visti al Gods of Metal di Monza un paio di anni fa. Lo show è come al solito energico e potente, con tutte le canzoni più famose, a partire da Iron Tusk. Unica nota dolente, secondo me, il suono un po' impastato, che non rovina una performance live solida e di impatto.
Dopo i Mastodon è la volta di Rob Zombie, inizia lo show in modo super spettacolare, con tanto di costumi di scena horror...Il buon Rob, dopo qualche lamentela per il caldo e per la presenza della luce del giorno, snocciola una serie di pezzi psichedelici e coinvolgenti, chiusi dall'esecuzione di Dragula, con tanto di costumi di scena ad Hoc...spettacolare!
Consueta pausa tecnica ed è la volta dei Papa Roach...ma cosa ci fanno i Papa Roach sul palco del Sonisphere prima di Motorhead, Slipknot e Iron Maiden? Onestamente non ho approvato molto questa scelta, sia a livello di tipo di gruppo, sia per il fatto che sia stato fatto suonare così in alto nella scaletta. Detto questo, una parte del pubblico sembra comunque apprezzare, e i nostri "idoli delle ragazzine" fanno il loro show, che scorre tranquillo tra le varie "hit", compresa Last Resort.
Sono circa le 6 del tardo pomeriggio e con il sole e il caldo che non mollano di un centimetro, arriva finalmente il momento dei Motorhead, che come sempre, a discapito dell'età, del caldo, di tutto e di tutti, mettono a ferro e fuoco l'arena con un un'ora di puro rock n roll, incendiario, inframezzato da un super assolo di batteria di super Mikkey Dee. Lo show procede alla grande, tra canzoni del nuovo album "The World Is Your" e i super classici come Ace Of Spades e Killed By Death. Lemmy è il Verbo, non si può aggiungere altro.
Il momento degli Slipknot, che si presentano sul palco con le tute rosse delle origini e con un manichino della maschera del defunto Paul Grey. Lo show sarà quasi interamente incentrato sui primi due album, Slipknot e Iowa, con una scaletta devastante eseguita alla grande, con la solita spettacolarità e pazzia. Uno show decisamente grande, molto meglio della performance del Gods di Monza 2009 che non mi aveva esaltato. Il momento memorabile di pazzia si raggiunge quando durante l'esecuzione di Duality, il Dj con la maschera antigas salta nel pubblico, si dirige verso una cabina in muratura alta circa 3 metri, ci sale e salta nel pubblico di schiena, ritornando in body surf fino al palco. Incredibile. 
Siamo ancora esaltati per il concerto degli Slipknot appena terminato, ed ecco che succede l'impensabile: i fan più accaniti degli americani si allontanano dalle zone più avanzate, creando un vuoto che sfruttiamo in agilità, arrivando a pochissimi metri dal palco, INCREDIBILE! I Maiden live a 10 metri di distanza, senza la minima fatica! Un nuovo grazie agli Slipknot!
I preparativi del palco per lo show più atteso si protraggono abbastanza a lungo, il sole tramonta e con un po' di ritardo, con il palco tramutato in navicella spaziale, parte l'intro di "The Final Frontier". I nostri salgono sul palco e con la doppietta dal nuovo album "The Final Frontier" e "Eldorado" infiammano subito il pubblico, facendoci faticare non poco nelle prime file per reggere l'urto.
Two Minutes To Midnight fa da inframezzo da altri pezzi dell'ultimo album, seguiti da Dance Of Death e Blood Brothers, The Wiker Man.
A questo punto si scatenano i grandi classici: The Trooper, Fear Of The Dark, Allowed Be Thy Name, The Evil That Man Do, The Number Of The Beast, con l'apice che si raggiunge come sempre durante the Iron Maiden, quando da dietro la scenografia di palco, si eleva una versione ENORME di Eddie in formato Alieno, che sovrasta tutto il palco con occhi illuminati di rosso. FANTASTICO.
Il concerto, dopo il consueto come back composto da tre canzoni (due già citate in precedenza), si chiude con Running Free. 
Ennesimo show memorabile e magistrale dei Maiden, che mi sono gustato a pieno anche se molto simile (oltre che nella scenografia anche nella scaletta) al concerto di Codroipo dell'estate scorsa. 
Terminato il concerto, ancora estasiati dallo show, ecco la brutta sorpresa: torniamo agli zaini e ci accorgiamo subito che ne è stato rubato uno! Quale stronzo infame mortone paga 90 euro di biglietto per poi fregare uno zaino del Decathlon senza oggetti di valore, con dentro 2 panini e un sacco a pelo vecchio di 10 anni??? Fatto sta che anche questi uomini tristi esistono, e per colpa loro il vecchio Gabry sarà costretto a passare la notte (tra l'altro fredda al contrario della giornata) in canottiera sudata e pantaloncini. 
Superata la brutta sorpresa lasciamo l'autodromo e ci prepariamo ad affrontare la notte (il primo treno sarà alle 4,50 del mattino), che ci vedrà impegnati nelle seguenti tappe: birretta in un locale fino alle 2, tappa dal kebabbaro per una piadina Kebap PESANTISSIMA e pernottamento open air su panchina in zona stazione in attesa del treno. 
30 ore faticose, calde, devastanti, esaltanti, intense, di grande musica, passate con amici di spessore. L'ennesimo grande festival con il sigillo finale dei Maiden. 
Peccato che la Cifra non sia potuta essere lì con me. Mi sei mancata....

Marco


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