L'album degli Haggard, concept su Galileo Galilei, che per me non era stato facilmente digeribile durante i primi ascolti, con il passare del tempo ha rivelato le sue qualità, tanto da diventare uno dei miei album preferiti.
In classico stile Haggard, si alternano fasi lente e medievaleggianti a frangenti più duri e veloci, ma sempre ricchi di arrangiamenti orchestrali, marchio di fabbrica della band. Le canzoni vertono tutte sulla vita di Galileo Galilei e sulla sua capacità di comprendere i misteri del cielo in un epoca nella quale le sue teorie erano considerate semplicemente eretiche. Da notare in numerose canzoni l'uso della lingua italiana, che raggiunge l'apice con una versione di Herr Mannelig completamente cantata nella nostra lingua! Insomma, un album che magari non mostra il meglio di se fin dal primo ascolto, ma che non finisce mai di stupire e di appassionare con il passare del tempo...
In classico stile Haggard, si alternano fasi lente e medievaleggianti a frangenti più duri e veloci, ma sempre ricchi di arrangiamenti orchestrali, marchio di fabbrica della band. Le canzoni vertono tutte sulla vita di Galileo Galilei e sulla sua capacità di comprendere i misteri del cielo in un epoca nella quale le sue teorie erano considerate semplicemente eretiche. Da notare in numerose canzoni l'uso della lingua italiana, che raggiunge l'apice con una versione di Herr Mannelig completamente cantata nella nostra lingua! Insomma, un album che magari non mostra il meglio di se fin dal primo ascolto, ma che non finisce mai di stupire e di appassionare con il passare del tempo...
Grandi Haggard!
Marco
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